domenica 11 dicembre 2011

Violenza reale, violenza virtuale

Doveva succedere. E per fortuna per questa volta senza che ci sia scappato il morto.

Ma la storia deve farci riflettere, e di corsa, perchè questo è solo l'inizio.

Dopo 20 si disacculturamento di massa (già prima non eravamo ai vertici per il livello culturale) con un uso distorto della comunizacione sui mass media ci rirtoviamo con una larga fetta della popolazione italiana a non saper distinguere tra la Vita e il GrandeFratello.

Il risultato?

Che una ragazzina (da decidere se più per l'essere sprovveduta o per un calcolo ragionato) si è inventata una storia tremenda.
Che chi ha ascoltato la ragazzina, pur conoscendola magari bene, prima di pesare le sue parole ha deciso di crederci a tutti i costi.
Che anche rappresentanti politici del PD si sono associati alla prima forma di protesta spontanea pacifica senza approfondire la situazione.

1+1+1..... = in una situazione di insofferenza fomentata verso il diverso + una situazione di forte tensione per la grave situazione economica + un pacco di gente che fa prima di pensare, si è arrivati a rischiare la tragedia!

E ora?
I fuori di zucca a difendere il raid razzista contro il campo profughi di Torino messo a ferro e fuoco.
I perbenisti a lavarsi la bocca con parole, parole, parole sempre più insulse ed inutili.
I giudici a provare di decidersi per una volta ad applicare la legge.

E i diversi, i poveri, gli umili, gli indifesi ad andarci ancora di mezzo.
Come sempre.
Che si tratti di razzismo o di scelte economiche di un governo di banchieri.

Ma arriverà mai un nuovo Spartaco (Robin Hood, Che) a darci un po' di speranza?
Forse bisognerebbe iniziare a chiamarlo.

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