lunedì 5 dicembre 2011

Lacrime di coccodrillo?

Ci mancava anche questa! Il ministro si lamenta per la sua sofferenza psicologica (e piange) pensando ai milioni di vite che ha appena stravolto.

http://video.repubblica.it/dossier/crisi-italia-2011/pensioni-le-lacrime-della-fornero/82916/81306

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/12/05/lacrime-da-coccodrillo/?ref=HREA-1

A questo punto è riuscito ad arrivare il nuovo governo di tecnici!

Mentre con le scelte inique hanno deciso di far pagare la crisi a quelli che hanno finora dato di più (cioè i lavoratori dipendenti, i pensionati, i ceti economicamente deboli) mentre niente hanno chiesto ha chi ha finora dato di meno (evasori, elusori, investitori finanziari, ricchi), mentre ce lo dicono si nascondono dietro delle lacrime invece di avere il coraggio di ammettere quello che sono: dei burattini in mano ai poteri finanziari forti!

Che cosa pensare? Stringi stringi non è che le possibilità siano poi molte!

O sono lacrime di coccodrillo (vergogna!) o il ministro non era d'accordo con le scelte del governo (ma allora doveva dirlo e dimettersi!), o il ministro ha un carattere debole e non è in grado di sopportare emozioni forti (ma allora chi glielo ha fatto fare di fare il ministro!).

Perché insistere nel dire che la manovra è equa è veramente vergognoso.

Basta guardare chi critica la manovra sui vari giornali: lavoratori dipendenti e pensionati!

Gli evasori, gli elusori e la casta se la stanno ridendo perché a loro il governo non ha chiesto niente. Niente! Nemmeno l'ombra di una patrimoniale anche leggere, o di una tassa sulle rendite finanziarie, o un tetto per le pensioni esagerate, o una riduzione immediata dei privilegi della casta.

E ancor più odioso è il ripetere da parte di Monti il ritornello che se l'operaio rinuncia ad andare in pensione è per il bene di suo figlio! Ma dove? Ma quando? I sacrifici del governo Monti sono solo a vantaggio dei privilegiati di ogni ordine e grado. Perché il figlio dell'operaio continuerà a frequentare scuole sempre più scadenti, a vivere in quartieri sempre più degradati, ad avere sempre meno possibilità di trovare un lavoro minimamente stabile e dignitoso tale da permettergli di pensare a un futuro da persona libera e indipendente e non da schiavo!

Nessun commento:

Posta un commento