PENSIONI

Si azzera tutto. Basta con lo stillicidio di continui aggiustamenti su scaglioni, età pensionabile ecc. che durano una notte.

Passaggio immediato al metodo contributivo da subito e per tutti.
Andare in pensione equivale a riconoscere di non farcela più a lavorare per cui è assolutamente vietato fare un qualsiasi lavoro, pena la perdita di tutti i diritti.

In pratica
Viene aperto un conto corrente vincolato per ogni persona che lavora.
Su internet ognuno può controllare quanto ha versato in una pagina con tre sole caselle: totale contributi versati; numero di mesi di aspettativa di vità calcolato sottraendo l'età della persona all'aspettativa di vita media aggiornata dall'Istat; cifra potenziale a disposizione al mese dividendo la cifra della prima casella con quella della seconda.
Il diretto interessato può andare in pensione quando la terza casella garantisce un reddito mensile per il resto della vita di almeno 1.000 (mille) euro.

E chi non riesce a versare abbastanza contributi? A 67 con quello che ha maturato. Se non ce la fa a campare ha tutta la mia solidarietà, ma diventa un problema sociale e non di pensione (cioè da pagare con i contributi pensionistici di chi lavora, paga e si ritrova senza pensione).

Se poi chi non ce la fa non è un disoccupato ma un commerciante con negozio con 10 vetrine, allora vuol dire che se ha pagato poco ha evaso le tasse per cui non è ne un problema di pensione o sociale, ma penale.

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