martedì 31 gennaio 2012

Le auto atomiche

Vuoi vedere che il Mercato (nel senso di chi se ne frega di tutto e tutti pur di far i soldi) ci ha preso in giro per l'ennesima volta?

Finora tutti, verdi comprei, a osannare l'auto elettrica come la soluzione magica ai problemi dell'inquinamento perché a emissioni totalmente zero.

Ora sembra che si inizi a ragionare in modo più globale e si arrivi a capire che non si deve contare solo l'apparenza, ma anche la sostanza.

E la sostanza è che le auto elettriche vanno a corrente.
La corrente viene accumulata nelle batterie.
Ma prima viene prodotta: e come?
In altre nazioni civili in percentuale sempre maggiore con le energie rinnovabili. La Svezia senza sole per lunghi mesi all'anno è quasi autosufficiente. Ma anche una Spagna tanto bistrattata in Italia ha un 20% abbondante prodotto con la sola energia eolica e sta facendo ingenti investimenti sull'energia solare (si sono assunti Rubbia, tanto per fare un nome).
E in Italia?
Al 90% la corrente viene prodotta col petrolio. E poi stiamo pensando all'energia nucleare.

La verità è quindi che le eventuali auto elettriche, ancora scarsamente in circolazione, in Italia sarebbero in verità alimentate a petrolio e uranio.
Per di più ci sarebbe anche da fare il calcolo delle montagne di batterie da riciclare che verrebbero prodotte da un uso di un numero elevato di auto elettriche.

Chi si spende tanto per l'auto elettrica a queste condizioni sembra tanto interessato solo a spostare l'inquinamento dalle città ai posti dove viene prodotta l'energia elettrica (centrali a petrolio e nucleari) e dove verrebbero discaricare le montagne di batterie altamente inquinanti.
E se va come è andata fino adesso la puzza passerà a chi a scelto di vivere in campagna alll'aria fresca (e fra poco inquinata dalla frenesia delle città).
Un po' come le montagne distrutte dalle grandi opere di trasporto (leggi TAV) che servono ai cittadini frettolosi per spostarsi da una città all'altra sempre più in fretta. Non certo a montanari e contadini per i quali non è nemmeno prevista una stazione a portata di mano.

In attesa di una energia elettrica completamente pulità, la verità è una sola: per inquinare di meno si deve usare di meno l'auto e di più i mezzi pubblici e la bicicletta!!!

La neve, il servizio pubblico e quello privato.

E' il primo pomeriggio.
Inizia a nevischiare come da previsioni. Pochi fiocchi piccoli e sparsi dal vento. 
Il meteo dice che sarà così fino a sera e poi di notte dovrebbe nevicare abbondantemente.
Verso le 15 mi arriva una gentile telefonata che mi disdisce una visita medica di controllo da uno specialista in privato che avevo alle 17. Per fortuna niente di urgente.
La voce, sempre gentilmente, mi spiega che il rinvio è dovuto al brutto tempo.
Guardo fuori dalla finestra. Ha smesso di nevischiare.
Me ne vado in palestra. 
Quando esco è l'ora in cui era fissata la visita.
Di neve nemmeno l'ombra. In più un bel venticello ha addirittura asciugato le strade.
I privati!!! Sempre premurosi e fin troppo previdenti.
Me ne torno a casa ad aspettare la nevicata abbondante prevista per la prossima notte.
Domani mattina mi alzo alle 6.30 per essere all'ambulatorio pubblico dove lavoro e che apre alle 7.30.
Un minuto di ritardo e la cosa in attesa sarebbe subito a lamentarsi.
Questa mattina si è parlato tra colleghi della nevicata prevista e ci si è organizzati in modo da aprire in orario almeno fino a un metro di neve.
Tutti ci siamo procurati un'auto con gomme termiche. Un paio si sono offerti di montare le catene la sera anche se non nevica per poter partire la mattina senza lungaggini. Nel caso non nevichi questi dovranno togliere le catene e arrivare al lavoro in ritardo, ma intanto saranno arrivati gli altri ad aprire in orario.
Mentre guardo fuori dalla finestra aspettando la neve che tarda e le strade ancora asciutte a sera inoltrata, un pensiero mi va alla gentilezza del servizio privato... e anche al fatto che per fortuna per ora non sono loro a gestire il servizio sanitario pubblico.
Aspettando che nevichi.

lunedì 30 gennaio 2012

La GdF fa aumentare gli incassi

I commercianti si sono sempre lamentati dell'ingerenza della Guardia di Finanza nei loro affari, ma gli ultimi controlli a Milano sembrano dire il contrario: dopo i recenti controlli sembra che gli incassi dei commercianti milanesi siano aumentati del 45%.
Un vero miracolo economico!
Dovrebbero chiederli tutti i giorni i controlli della GdF.

Infatti mentre Pisapia dice: "A Milano controlli doverosi"
Formigoni mette le mani avanti e dice: "Non colpite solo il Nord"
Mentre la Lega non si smetisce e dice: "Una buffonata"


In altre parole, pagare le tasse per Formigoni è un ingiusto "colpire" i poveri commercianti (che dichiarano in effetti solo 1000 euro al mese), e che invece dovrebbero essere contenti che così gli sono aumentati a dismisura gli incassi.
Per la Lega pagare le tasse è una buffonata (quando tocca a loro, perché poi non ci pensano due volte a votare tutte le leggi che bloccano gli stipendi agli altri).

E intanto così continua a passare il concetto che evadere le tasse è più che giusto, e che i polli sono quelli che le tasse le pagano regolarmente.

In Germania chi non paga le tasse va in galera!
Col risultato che le tasse le pagano tutti.

domenica 29 gennaio 2012

Anormalità italiana

Quello che in ogni paese che si vuol dire civile è considerata una normalità, in Italia è invece indice di stupore, di meraviglia.

Quindi questo vuol dire che l'Italia non è proprio un paese civile?

Il dubbio sta iniziando a crescere.

L'ultimo fatto sono gli ampi spazi che vendono dati al lavoro della Guardia di Finanza, nemmeno di strattasse di un nuovo sbarco in Normandia, l'arrivo dei marziani o di un bombardamento termonucleare!


Apriti cielo!!!! Ma siamo in uno stato di polizia?

E io che, povero illuso, pensavo che lo stato di polizia non fosse quando gli onesti cittadini pagano regolarmente le tasse, ma quando gli onesti cittadini vengono messi in carcere e torturati (e magari buttati agli squali!) per le loro idee politiche.

Il volontariato e il ministro Fornero

L'Italia è il paese dei mille enti inutili che garantiscono migliaia di poltrone comode a dei costi esorbitanti.
Si parla da decenni di ridurli, ma finora nessun governo ci si è impegnato veramente. Vai a sapere perché!

Finalmente il nuovo governo dei supertecnici bocconiani ha deciso di dare una svolta a questo tema e ha deciso di iniziare.

E' così stato deciso di iniziare chiudendo l'Agenzia del Volontariato!
Tra tutti gli enti inutili forse il meno inutile!

Alle lamentele del mondo del volontariato il ministro Fornero ha lapidariamente risposto nel suo stile: "Tenerla in vita sarebbe stata la riprova che in Italia non si può chiudere niente!".

Ma il ministro Fornero quando parla ha il cervello collegato alla bocca o va a braccio come i lprecedente presidente del consiglio?

Il ministro Fornero ha mai pensato che se proprio si vuole tagliare qualcosa in Italia forse si potrebbe pensare a no acquistare i 130 cacciabombardieri che ci costeranno 25 miliardi di euro?

Il ministro Fornero ha mai provato a fare un po' di conticini (che sta costringendo a fare a sempre più italiani per tirare la fine del mese)?
Perché così scoprirebbe che un solo caccia costa come decine di scuole o ospedali, che li abbiamo quasi tutti non antisismici e comunque che cadono a pezzi anche senza terremoti.