venerdì 23 dicembre 2011

A cosa è servito Monti?

Lo spread vola, gli interessi dei BPT sono tornati alle stelle, e allora la domanda è d'obbligo:

a cosa è servita la manovra spremi dipendenti di Monti?

Ci è stato tolto il diritto ad andare in pensione dopo 40 di lavoro e non è servito a niente.

Ma non era allora meglio andare subito ad elezioni e/o decidere a livello europeo di non stare più al gioco delle grandi società finanziarie?

Se tutta l'Europa dicesse:"O comperate i Btp al 3% oppure non rivedete un euro dei miliardi che ci avete dato finora"?

Se tanto la gente onesta che lavora deve comunque rimetterci, perchè non imporre i"sacrifici" anche a chi su questi giochi macroeconomici ci sta lucrando alla grande?

Se i mercati non si fidano nemmeno delle spremute di Monti che cosa ci riserva il futuro?

Siamo già a livello di servi della gleba, ancora qualche passo e poi ci potremo fregiare del titolo di schiavi del nuovo millennio!

giovedì 22 dicembre 2011

Meno regali per Natale, ma vanno quelli di lusso

Sembra che per Natale ci sia una altalena nelle tipologie di spesa. Da una parte sono in calo le spese per i regali perchè i disoccupati spendono di meno, mentre dall'altra sale la spesa per gli oggetti di lusso.

E a Monti serve anche un commento a una simile notizia?

Ci vuole proprio uno della bocconi per non capire che se si spremono solo i dipendenti e non i ricchi alla fine calano i consumi della massa di consumatori e restano i consumi dei pochi privilegiati che possono continuare a non pagare le tasse!

Lo dicevo anche ieri a commento della scoperta dell'Istat che siamo in recessione.

Meno soldi ai dipendenti equivale a meno soldi spesi.
E meno soldi spesi equivale a crollo dell'economia.
Una volta bastava il ragionier Fantozzi per capirlo!

E oggi non basta il capo della Bocconi!

Ma in che mani siamo?

mercoledì 21 dicembre 2011

Istat: è recessione

Ci voleva l'Istat per scoprire l'acqua calda.

Dopo lunghi e approfonditi studi i supertecnici dell'Istat hanno scoperto che l'economia in Italia è in recessione!

In Italia siamo sempre pronti a spendere soldi in modo inutile e mai a guardare fuori dalla finestra.

La metà dei giovani non ha lavoro e l'altra metà lavora in modo precario.

I disoccupati non sono mai stai così tanti e, soprattutto, aumentano i disoccupati che no riescono a rientrare nel mondo del lavoro, nemmeno per brevi periodi.

Tutti gli italiani che lavorano in modo onesto come dipendenti sanno che gli stipendi sono bloccati da anni e per anni (se ne è accorto di recente anche Bonanni!).

Ma gli stipendi no sono solo bloccati, sono anche aggravati da nuove tasse e quindi il netto che il lavoratore ritira a fine mese è meno dello scorso anno.

E l'Istat cosa vuole? Che ci spendiamo anche i soldi che non nabbiamo?

Meno soldi ai dipendenti equivale a meno soldi spesi.
E meno soldi spesi equivale a crollo dell'economia.
Bastava il ragionier Fantozzi per capirlo!

Un modello di democrazia

Nei laboratori di mezzo mondo stanno spendendo i soldi delle nostre tasse per cercare di costruire dei virus potentissimi in grado di decimare la popolazione mondiale con numeri che la peste dei bei tempi andati in confronto sembrerà un rafreddore!
 
Nella sua drammaticità, la notizia non è nuova, ma nuove sono invece le indicazioni di una commissione governativa americana che chiede di censurare i dati, in parole povere non vogliono farcelo sapere!

Da una parte usano i nostri soldi per sterminarci e dall'altra dicono che è meglio che non lo sappiamo!

Come esempio di fulgido modello di democrazia non è male.

Ma dopo notizie di questo tipo mi chiedo cosa sia appunto la democrazia.
Nel mondo antico era sinonimo di governo del popolo, dei cittadini. Anche oggi il potere tende a farci credere che è così.
In realtà sembra che i cittadini d'oggi, manipolati massicciamente dai mezzi di informazione, abbiano ben poco potere di governarsi.
Oggi un cittadino è chiamato a dare il suo voto attraverso sistemi che gli impediscono di scegliere chi eleggere.
Nello stesso tempo chi vuole farsi eleggere, o fa parte integrante del sistema di potere o ha poca, o nessuna, possibilità di poter far conoscere alla massa le sue idee e chiedere di conseguenza di sottoscriverle con il voto.
Ci troviamo così a essere governati dai soliti noti, più qualche Scilipoti, mentre imporre una faccia nuova è sempre più difficile, a parte qualche caso sempre più raro come le ultime comunali a Napoli.

Alla fine poi veniamo a scoprire che ci vogliono tenere nascoste delle notizie che riguardano terribilmente la nostra stessa esistenza.
E chissà che non lo abbiano già fatto,e chissà quante volte, anche in passato.

martedì 20 dicembre 2011

Grillo e le campagne contro le compagnie petrolifere

Mi è arrivata l'ennesima email che, a nome di Grillo, propone l'ennesimo boicottaggio di qualche compagnia petrolifere.
Ho qualche dubbio l'email sia davvero un'iniziativa di Grillo,  anche per la forma che richiama precedenti iniziative simili. Ma non è questo il punto.
Se qualcuno si è preso la briga di far ripartire un'altra catena di email, il senso generale è da ritrovare nella rabbia per l'iniquità della manovra del goverso dei supertecnici bocconiani.

Premetto che considero gravemente iniqua la manovra di Monti e non ho mai pensato nemmeno per un minuto che il capo dei Bocconiani potesse essere diverso dai suoi predecessori, ma sulla storia della benzina ho un'opinione più articolata della lamentela per l'aumento o l'ennesima campagna di boicottaggio.

Secondo me se si vogliono colpire le compagnie petrolifere non è corretto puntare solo su una. Questo perché se non compro Esso e compro Agip, alla fine al sistema finanziario che gestisce l'insieme delle compagnie petrolifere finisce che dò gli stessi soldi!
Se si vogliono colpire le compagnie petrolifere con successo lo si può fare solo colpendole tutte indistintamente! 
Come? 
Semplice! 
Consumando meno benzina! 
Il altre parole usando di più i mezzi pubblici, la bicicletta per i percorsi di pochi km e andando a piedi a comperare le sigarette.

Sull'aumento del prezzo della benzina, invece, io non sono per lamentarmi, ma per chiedere al governo di alzarlo in modo più vistoso (2-3 euro al litro) con una deduzione di 500-1000 euro fissi alla dichiarazione dei redditi.
Così chi ha un'auto di piccola-media cilindrata e paga le tasse, alla fine non pagherebbe la benzina più di ora. 
Ma chi ha Suv e Ferrari e non fa la dichiarazione dei redditi perché nullatenente, almeno così finirebbe per dare un po' di soldi allo stato, oppure iniziarebbe a pagare un po' di tasse.
Un modo pratico come questo colpirebbe di più gli evasori fiscali che non tante belle parole e qualche inutile studio di settore. 
E con un fisso adeguato da recuperare con la dichiarazione dei redditi non toccherebbe più di tanto i cittadini onesti.
E comunque anche per questi deve arrivare il concetto del consumare di meno.

lunedì 19 dicembre 2011

Quando si dice parlare chiaro

All'articolo 11 della manovra di Monti in esame al Senato si legge:

dopo il comma 10 e` aggiunto il seguente:
«10-bis. All’articolo 2, comma 5-ter, primo periodo, del decreto- legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: "31 dicembre 2012" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2013"».


E' solo un piccolo esempio delle oltre 50 pagine del testo.

Come sempre il linguaggio anche del governo dei super tecnici è molto chiaro e comprensibile al cittadino medio!
Ma sarà poi chiaro almeno a chi lo ha scritto?
Quello che è chiaro  è che si tratta della solita fregatura per i soliti poveretti che in Italia continuano a pagare le tasse.

domenica 18 dicembre 2011

I leghisti e la pensione

L'Italia  è sull'orlo del baratro!

Agli italiani che lavorano e pagano le tasse da 40 anni è chiesto di rinunciare ai loro diritti e di continuare a lavorare arrivando alla fine a prendere sempre meno di pensione!

E a Roma Ladrona?

Sembra che la casta non demorda,  e che casta!

Proprio quelli che si sono fatti da sempre portabandiera del populismo padano, che hanno sempre elogiato le capacità lavorative del popolo padano e criticato altrettanto aspramente l'assistenzialismo del popolo del sud ora che fanno?

Passano dalla cassa! Cioé si dimettono da parlamentari per non perdere la possibilità di prendere i ricchi vitalizi prima che col nuovo anno vengano diminuiti.

E il popolo padano? Si beve anche questa?

sabato 17 dicembre 2011

Italia e Danimarca tra biciclette e Kyoto

In questi giorni di crisi e di aumento del prezzo della benzina, c'è una notizia che se gli italiani non fossero dei polentoni dovrebbe essere sulle prime pagine di tutti i giornali e ai primi posti del programma del governo!

"Se tutti gli europei pedalassero quanto i danesi, nel 2050 potremmo più che dimezzare l’impatto dei trasporti urban".
In altre parole, secondo un rapporto della federazione europea dei ciclisti: "se ogni cittadino percorresse almeno 5 chilometri al giorno in bicicletta piuttosto che con l’automobile o l’autobus si risparmierebbero tra 33 e 72 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Senza contare i benefici per la salute e per l’organismo.

E allora, per una volta, forza italiani!
Ci risparmiamo un bel pacco di soldi e inquinamento e ci guadagnamo in salute!
5 Km sono 15' di sforzo al giorno
E se non vi viene di farlo per voi, pensate almeno alle malattie respiratorie che la vostra poltronite farà venire ai vostri figli.

Se non siete convinti potete almeno approfondire un po' la notizia.
Si tratta di cambiare qualche abitudine, ma se non ce la facciamo a fare quello che è naturale nel resto del mondo occidentale, non solo in danimarca, allora non lamentiamoci se ci ritroviamo la casta che ci meritiamo.

venerdì 16 dicembre 2011

Giustizia ed emigrazione

"Bisogna ristabilire la possibilità di andare in pensione a 60 anni per quelli che hanno incominciato a lavorare a 18 anni, o prima, e che hanno i contributi necessari. Ne discuterò anche con i sindacati."

A dire queste parole non è un marziano o un veterocomunista, ma  François Hollande, il candidato della gauche alle prossime presidenziali francesi.

Ma noi poveri italiani dobbiamo ancora e sempre fare gli emigranti per trovare un po' di giustizia ed equità?

Ci sarà mai un giorno in cui anche un rappresentante locale di un qualche partito del centrosinistra riuscirà mai a dire un concetto di equità così semplice e lapalissiano?

giovedì 15 dicembre 2011

Pagliacciate all'italiana

 Mentre Monti spreme nel modo più iniquo possibile i soliti noti, in parlamento i nostri "rappresentanti" si comportano in un modo che a dire indegno è poco!
E almeno fosse per difendere i diritti della massa di cittadini italiani!
Invece la pagliacciata serve solo a butttare fumo negli occhi dei ciechi mentre le "lobby"  italiane (chiamare così i tassisti con la licenza media sta facendo fremere le coronarie delle industrie belliche americane) hanno ancora una volta il diritto di fare quello che vogliono con i soldi di chi ha sempre pagato le tasse e si vede defraudato di diritti sacrosanti.

Nello stesso tempo i sindacati giochicchiano con scioperini frantumati e che incidono ben poco sulle scelte del governo. Ma perché i sindacati non difendono lobbisticamente coloro che li mantengono con le tessere pagate mensilmente?

Infine ci sono i giornali che si dicono di centro sinistra che hanno iniziato a chiosare che anche i ricchi pagano, se si va a leggere tra le righe, ma proprio in fondo in fondo!
Ma cosa pagano i redditi più alti? 
A pagare siamo noi che dopo 40 anni di contributi inps e tasse ci tolgono un diritto che se lo avesse fatto qualsiasi banca privata sarebbe la rivoluzione!
Un operaio a 1200 euro al mese in 40 anni da all'inps 350.000 euro; un medico 1 milione di euro. Se li avessero investiti in bot altro che pensione! E solo con gli interessi (oltre al gruzzolo da lasciare agli eredi).
Dandoli all'inps (cioè allo stato) questa montagna di soldi è invece sparita per mantenere chi le tasse non le ha mai pagate (dagli evasori al lavoro in nero passando per le babypensioni e quelle della casta)!!!! 
E quelli che hanno ville e barche da 20 milioni di euro si lamentano per un mille euro di ici? 
C'è solo da incazzarsi!
Con tutti!

martedì 13 dicembre 2011

Firenze 2 Torino 0

Non si è fatto a tempo a dire che a Torino per fortuna non ci è scappato il morto ed eccone due serviti in quel di Firenze.
Il razzismo sta alzando la cresta fomentato da una situazione di crisi economica, ma anche sociale e morale, che sta pervadendo tutta l'Italia.
E questo in due tra le città tra le più impegnate sui diritti civili.

Non aprire una riflessione seria su questi episodi equivale a un mancato impegno per fronteggiarne una possibile prossima diffusione dalle conseguenze  imprevedibili qualora arrivasse in situazioni sociali  più degradate.

Se può servire come provocazione, mentre si svolgeva la tragedia, in un'altra parte della stessa città era in svolgimento una piccola manifestazione di protesta sul tema della casa: da un lato uno sparuto gruppo di manifestanti non particolarmente giovani ne scalmanati, dall'altro un numero di forze dell'ordine in assetto antisommossa e ben più numeroso.
La tragedia non si poteva certo prevedere, ma forse si potrebbe rivedere l'utilizzo delle forze dell'ordine in un senso maggiormente preventivo anzichè repressivo di ben specifiche situazioni, forse politicizzate, ma tutt'altro che problematiche.
Altrimenti potrebbe sembrare che la casta, in modo assolutamente bipartisan, sia sempre più concentrata sui propri interessi e lontana da quelli dei cittadini.
In altre parole, meno scorte (che i ministri svizzeri e danesi se ne vanno alle riunioni ufficiali da soli e in bici) e più mezzi alle forze dell'ordine per avviare una presenza realmente preventiva sul territorio.

E poi: Cultura, Cultura, Cultura!

domenica 11 dicembre 2011

Violenza reale, violenza virtuale

Doveva succedere. E per fortuna per questa volta senza che ci sia scappato il morto.

Ma la storia deve farci riflettere, e di corsa, perchè questo è solo l'inizio.

Dopo 20 si disacculturamento di massa (già prima non eravamo ai vertici per il livello culturale) con un uso distorto della comunizacione sui mass media ci rirtoviamo con una larga fetta della popolazione italiana a non saper distinguere tra la Vita e il GrandeFratello.

Il risultato?

Che una ragazzina (da decidere se più per l'essere sprovveduta o per un calcolo ragionato) si è inventata una storia tremenda.
Che chi ha ascoltato la ragazzina, pur conoscendola magari bene, prima di pesare le sue parole ha deciso di crederci a tutti i costi.
Che anche rappresentanti politici del PD si sono associati alla prima forma di protesta spontanea pacifica senza approfondire la situazione.

1+1+1..... = in una situazione di insofferenza fomentata verso il diverso + una situazione di forte tensione per la grave situazione economica + un pacco di gente che fa prima di pensare, si è arrivati a rischiare la tragedia!

E ora?
I fuori di zucca a difendere il raid razzista contro il campo profughi di Torino messo a ferro e fuoco.
I perbenisti a lavarsi la bocca con parole, parole, parole sempre più insulse ed inutili.
I giudici a provare di decidersi per una volta ad applicare la legge.

E i diversi, i poveri, gli umili, gli indifesi ad andarci ancora di mezzo.
Come sempre.
Che si tratti di razzismo o di scelte economiche di un governo di banchieri.

Ma arriverà mai un nuovo Spartaco (Robin Hood, Che) a darci un po' di speranza?
Forse bisognerebbe iniziare a chiamarlo.

sabato 10 dicembre 2011

Psicopatologia della comunicazione genitoriale

E' assodato in ogni manuale di psicologia e pedagogia che la modalità che influenza maggiormente la personalità del bambino è l'esempio dei genitori.
E senza tanti studi c'erano arrivati molto prima anche i nostri vecchi nonni, analfabeti ma saggi, quando hanno definito col buon senso che “Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare” oppure, più esplicitamente “Si predica bene e si razzola male”.

Questo vuol dire che un figlio assimila dall'esempio dei genitori le modalità che poi lui stesso utilizzerà per affrontare la vita, in modo più o meno adeguato o patologico.
Quindi quando i figli sono troppo insicuri, silenziosi o aggressivi, proviamo a fare un esame di coscienza. Ci sono ovviamente le influenze esterne, ma il modello di comunicazione utilizzato dai genitori ci ha la sua parte.

Vediamo qualche esempio

Caso dell'esempio negativo esplicito, diretto
Se un padre si comporta in modo platealmente inadeguato (violento, alcolizzato, puttaniere) i figli: vedono, introiettano e poi crescono con maggiori insicurezze che possono portare a varie forme di disturbo di personalità.
Conseguenze
In questo esempio, se non intervengono ulteriori fattori aggravanti, le vie di crescita sono,generalizzando, di due tipi:
  • figli insicuri che si autoimpongono di non essere come il genitore di cattivo esempio
  • figli insicuri che diventano come il genitore di cattivo esempio (violenti, alcolizzati, puttanieri). Sui manuali di psicologia si chiama identificazione con l'aggressore.
Il che porta, se il meccanismo non viene fermato, alla perpetuazione del comportamento generazione dopo generazione, con danni enormi sul livello di benessere della popolazione globale. Ci sono infatti gli effetti negativi a catena che influenzano non solo gli attori diretti dell'esempio, ma gradualmente tutti coloro che col tempo si trovano ad avere a che fare con gli attori indiretti e indiretti. In spiccioli, avere a che fare con una persona violenta, alcolizzata o puttaniere non grava solo sui figli, ma anche sui vicini di casa, su coloro che si troveranno a lavorare con questi figli, sia che siano del tipo insicuro e basta che di quelli che si sono identificati col genitore aggressore.

Caso dell'esempio negativo implicito, indiretto
La situazione più dannosa è però quella del genitore che da una parte tende a dare una immagine di sé positiva, ma in realtà poi nega questo con le parole o piccoli gesti .
Questo perché l'esempio negativo esplicito fa soffrire, mentre l'esempio negativo implicito crea confusione in chi lo riceve.
Come abbiamo visto, dalla sofferenza se ne si può uscire al 50% con qualche insicurezza e al 50 % diventando come il genitore. Nel caso dell'esempio negativo implicito, cioè negato dal genitore, se la confusione così creata viene protratta per lungo termine la conclusione può essere la perdita della salute mentale da parte del figlio.
La psicologia ha studiato questo modello fin dagli anni 40 e 50 del secolo scorso, fino alla sintesi nella teoria del Doppio Legame (Bateson), o della Madre Schizofrenogena (la focalizzazione del ruolo materno è dovuto alla particolare tipologia de nucleo familiare tipico degli anni '50, per cui oggi il modello, visto notevole cambiamento dei rapporti sociali intrafamiliari, può essere ritrovato anche nella figura paterna.
Vediamo qualche esempio
La madre dice “Ti voglio bene” e poi quando il figlio tenta di darle un bacino si ritrae con un gesto di stizza.
Oppure, al contrario, la madre picchia il bambino e poi dice “Quanto sto male io psicologicamente a fare queste cose per il tuo bene” e intanto allontana da sé il figlio.
Vale anche quando un fratello ruba la caramella all'altro che piange, la madre interviene e mentre vede uno dei due figli che sta mangiando ancora la caramella dice: “Io sono una madre equa e la farò pagare a chi ha finora rubato” e poi, piangendo a sua volta, da un solenne scapaccione al figlio che sta piangendo perché gli hanno rubato la caramella.
Variante più ricercata di una situazione simile è quella in cui il figlio a cui è stata rubata la caramella e che si è preso lo scapaccione si sente alla fine dire dalla madre: “L'ho fatto per il tuo bene! E tu lo devi capire che è così!”.
Conseguenze
A cosa porta questo modo di comunicazione schizofrenogeno in merito alla salute mentale del figlio?
Dipende dal ruolo assunto dall'altro genitore e si possono prevedere tre linee di crescita del figlio:
  • Se l'altro genitore si mostra in grado di fronteggiare il comportamento negativo del coniuge e a bilanciarne gli effetti, il figlio crescerà con delle insicurezze, ma generalmente ancora in grado di costruirsi una vita adattativa
  • Se l'altro genitore assume un ruolo passivo verso il comportamento negativo del coniuge, la non occasionalità ti tale comportamento negativo può portare a seri problemi di salute mentale nel figlio. Se il figlio è portato a rivolgere verso di sé la rabbia così prodotta diventerà un paziente psichiatrico (da tossicodipendente a schizofrenico). Se il figlio è portato a rivolgere verso l'esterno la rabbia così prodotta diventerà una persona antisociale, cioè che non rispetta le norme sociali convenzionali.
  • Il caso meno studiato, in quanto finora per fortuna raro, è quando anche l'altro genitore dovesse assumere un comportamento che risulti al figlio negativo come esempio educativo. Si può in tal caso solo ipotizzare un effetto ancora più devastante che nel secondo caso.

Se conoscete qualcuno che si comporta così cercate di trovare un modo civile di fermarlo. Rivolgetevi ai Centri Pubblici di Salute Mentale, oppure a qualche specialista in privato. Ma fate in fretta perché i costi sono salati.

Costi
In entrambi i casi si hanno delle conseguenze negative a lungo termine sulla personalità dei figli così educati, ma anche sul sistema sociale generale che si troverà a dover sopportare costi emotivi elevati e a pagare costi economici elevati conseguenti ai comportamenti inadeguati di questi figli, quando saranno cresciuti: dal costo per curare condizioni di malattia cronica a lungo termine (farmaci, costo di costruzione di strutture, costo per il personale necessario alle cure ecc) al costo dei danni che queste persone possono arrecare alla società: dal danneggiamento di cose pubbliche e private (per es. treni devastati per andare alla partita) ai danni prodotti per comportamenti non adeguati alle circostanze (incidenti per guida in stato impulsivo o sotto effetto di sostanze) fino al costo di chi subisce furti, aggressioni di vario tipo ecc.
Una cosa è sicura. A pagare è per ora chiamato lo Stato, cioè chi paga le tasse, perché la legislazione attuale non prevede una responsabilizzazione di chi procura il danno iniziale.

martedì 6 dicembre 2011

E ora?

L'importante è di non farsi prendere lentamente dall'apatia e, piano piano, incominciare a dimenticarci di tutto. quanto è successo.

Perché Monti ha cambiato la vita, le aspettative, i diritti e i sogni di milioni di italiani.
Quelli onesti che lavorano e pagano da decine di anni le tasse e i contributi pensionistici.
Mentre gli evasori, gli elusori e la casta (non solo politica) se la stanno spassando alle nostre spalle.

Passata la botta ci restano due cose importanti da fare.

1) In futuro ricordarci di chi ha appoggiato tutto questo al momento delle elezioni!
Milioni di incazzati fanno milioni di voti.
Dobbiamo iniziare a pensare a organizzare anche questo, perché per cambiare  questi giochi ci sono solo due alternative: l'assalto alla Bastiglia (idea romantica ma difficilmente realizzabile nel 20..) opppure presentarsi alle elezioni!! Utopia? Forse, ma Napoli è una realtà. Magari niente di eccezionale, ma nell'Italia di oggi essere governati da parsone normali, ma oneste e con voglia di fare forse è già una cosa eccezionale.

2) Nel presente colpire (e duro) chi non è stato colpito dal Monti. Come? Consumando di meno! Le spese militari le pagano con le tasse: meno consumi meno tasse da spendere! E poi vedi che si muovono anche gli "indipendenti" (commercianti, artigiani, liberi professionisti). E poi fatture e scontrini. Sempre!
Io comincio da questo:
  • Non si può rinunciare al mangiare, anche di qualità, ma si può sopravvivere con una volta in meno al ristorante e niente panettoni. Non raccontiamocela. Riduciamo del 20% il consumo di panettoni e li senti gli industriali dolciari e i commercianti!
  • Ho un'auto di 11 anni. Stavo iniziando a guardarmi in giro per sostituirla. NIENTE.  Finché non fonde il motore cambio i pneumatici per sicurezza ma ci faccio ancora 5 anni, alla faccia di Marchionne.
  • Ho un vecchio televisore a tubo catodico da 29". Per Natale pensavo di farmi un led 40". NIENTE. Finchè non molla non mollo io (e sarà lunga perché non ha mai avuto problemi in 20 anni di carriera).
  • Siamo in due con un armadio 8 ante tripla stagione pieno! Finora la regola era: un pezzo usurato e buttato = un pezzo sostituito. La mia nuova manovra lacrime e sangue (per i commercianti) è: non si comperano camice finché ce n'è una. E idem per maglioni, cappotti, scarpe, manco se mi fanno i saldi al 70%. Schiattare!
E così per il frigo nuovo, per il forno nuovo, per la lavastoviglie nuova, per la lavatrice nuova.
NIENTE finché dura quello che ho!

Ovviamente per sopravvivere all'astinenza totale, un salvagente è lecito (per me saranno bici e camper). Ma poi basta.

STOP AL CONSUMISMO!
Sacrifici a me, sacrifici a tutti! Non serve Monti, ma un po' di buona volontà.

lunedì 5 dicembre 2011

Lacrime di coccodrillo?

Ci mancava anche questa! Il ministro si lamenta per la sua sofferenza psicologica (e piange) pensando ai milioni di vite che ha appena stravolto.

http://video.repubblica.it/dossier/crisi-italia-2011/pensioni-le-lacrime-della-fornero/82916/81306

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/12/05/lacrime-da-coccodrillo/?ref=HREA-1

A questo punto è riuscito ad arrivare il nuovo governo di tecnici!

Mentre con le scelte inique hanno deciso di far pagare la crisi a quelli che hanno finora dato di più (cioè i lavoratori dipendenti, i pensionati, i ceti economicamente deboli) mentre niente hanno chiesto ha chi ha finora dato di meno (evasori, elusori, investitori finanziari, ricchi), mentre ce lo dicono si nascondono dietro delle lacrime invece di avere il coraggio di ammettere quello che sono: dei burattini in mano ai poteri finanziari forti!

Che cosa pensare? Stringi stringi non è che le possibilità siano poi molte!

O sono lacrime di coccodrillo (vergogna!) o il ministro non era d'accordo con le scelte del governo (ma allora doveva dirlo e dimettersi!), o il ministro ha un carattere debole e non è in grado di sopportare emozioni forti (ma allora chi glielo ha fatto fare di fare il ministro!).

Perché insistere nel dire che la manovra è equa è veramente vergognoso.

Basta guardare chi critica la manovra sui vari giornali: lavoratori dipendenti e pensionati!

Gli evasori, gli elusori e la casta se la stanno ridendo perché a loro il governo non ha chiesto niente. Niente! Nemmeno l'ombra di una patrimoniale anche leggere, o di una tassa sulle rendite finanziarie, o un tetto per le pensioni esagerate, o una riduzione immediata dei privilegi della casta.

E ancor più odioso è il ripetere da parte di Monti il ritornello che se l'operaio rinuncia ad andare in pensione è per il bene di suo figlio! Ma dove? Ma quando? I sacrifici del governo Monti sono solo a vantaggio dei privilegiati di ogni ordine e grado. Perché il figlio dell'operaio continuerà a frequentare scuole sempre più scadenti, a vivere in quartieri sempre più degradati, ad avere sempre meno possibilità di trovare un lavoro minimamente stabile e dignitoso tale da permettergli di pensare a un futuro da persona libera e indipendente e non da schiavo!

domenica 4 dicembre 2011

Meglio il Fallimento!

Monti dice alle parti sociali che "o così o si va al fallimento"

Caro Monti, se devo lavorare fino a 70 anni con una pensione sempre più bassa per permettere agli evasori di girare tranquillamente coi loro Suv, io allora sono per il FALLIMENTO!

Tanto a questo punto cosa mi cambia?

Pensione no!

Lavoro a vita (ma siamo alla schiavitù!) e sempre più precario! (ce lo vedete Marchionne che si tiene gli operai fino a 70 anni?)

Evasori che continuano a fare i loro affari indisturbati e a sbatterci in faccia la loro arroganza dall'alto dei loro fiammanti Suv coi quali si guardano bene dal rispettare il codice della strada (e il diritto alla vita dei cittadini onesti).

Rilancio dell'occupazione giovanile al di là dal venire.

Se questo è il futuro per Monti, allora io sono per fare come Sansone, almeno ci si tira dietro tutti i Filistei!

E chi sopravviverà speriamo che sappia ricostruire un mondo migliore!

Meglio il fallimento!

Monti dice alle parti sociali che "o così o si va al fallimento"

Caro Monti, se devo lavorare fino a 70 anni con una pensione sempre più bassa per permettere agli evasori di girare tranquillamente coi loro Suv, io allora sono per il FALLIMENTO!

Spiccioli italioti: in treno

Dopo aver descritto un viaggio in autostrada (20.11.11)  ieri abbiamo provato l'ebbrezza di andare "in città" in treno, ovviamente locale.

Comperiamo i biglietti (10 euro in 2 per 20 km, più o meno la benzina e il parcheggio) e quasi in orario prendiamo il nostro treno.

A vederlo sembra un po' messo male, ma comunque la scelta è stata fatta e si parte.

Appena in moto, un rumore intermittente di vibrazione di un grosso pezzo di ferro (una sbarra,? una ruota come a Viareggio?) è subito presente e ci accompagna fastidiosamente per tutto il viaggio.  Non è una bella compagnia. Non sarà la ruota, ma se la possibile sbarra mal avvitata si staccasse mentre si entra in una stazione? Quante gambe di viaggiatori in attesa sulla pensilina falcerebbe prima di fermarsi? NEssuno a cui chiederlo.

Così come nessuno a cui segnalare che la porta automatica del vagone manda sinistri rumori ogni volta che viene aperta e chiusa.

Per fortuna che essendo d'inverno almeno il riscaldamento funziona. Breve soddisfazione perché funziona troppo! Con tutti a togliersi il toglibile, fino ai maglioni.

Possibile che su un treno non sia possibile avere un termostato automatico funzionante? Quanto costa? 5 euro? Eppure sui vecchi vagoni a scompartimenti di una volta ce n'era uno per ogni scompartimento. Una volta! Poi è venuto il progresso e la relativa mania all'efficenza, che in soldoni si è alla fine disgraziatamente trasformata in una corsa al risparmio esasperato. Escluso lo stipendio dei furbetti che pensano creativamente a queste furbate!

sabato 3 dicembre 2011

In cambio chiediamo

ricevo e volentieri giro....

LO STATO chiede di aumentare l'età
delle pensioni perché in EUROPA tutti
lo fanno.

NOI CHIEDIAMO IN CAMBIO:

di arrestare tutti i politici
corrotti , di allontanare dai pubblici
uffici tutti quelli condannati in via
definitiva perché in EUROPA tutti lo
fanno, o si dimettono da soli per
evitare imbarazzanti figure.

NOI CHIEDIAMO

di dimezzare il numero di parlamentari
perche’ in EUROPA nessun paese ha cosi’
tanti politici !!

NOI CHIEDIAMO

di diminuire in modo drastico gli stipendi
e i privilegi a parlamentari e
senatori, perché in EUROPA nessuno
guadagna come loro.

NOI CHIEDIAMO

di poter esercitare il “mestiere” di politico al
massimo per 2 legislature come in
EUROPA tutti fanno !!

NOI CHIEDIAMO

di mettere un tetto massimo all’importo
delle pensioni erogate dallo stato
(anche retroattive), max. 5.000, 00
euro al mese di chiunque, politici e
non, poiche’ in EUROPA nessuno
percepisce 15/20 oppure 37.000,00 euro
al mese di pensione come avviene in
ITALIA

NOI CHIEDIAMO

di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure
mediche ai familiari dei politici
poiche’ in EUROPA nessun familiare dei
politici ne usufruisce come avviene
invece in ITALIA dove con la scusa
dell’immagine vengono addirittura
messi a carico dello stato anche gli
interventi di chirurgia estetica, cure
balneotermali ed elioterapioche dei
familiari dei nostri politici !!

CARI MINISTRI

non ci paragonate alla
GERMANIA dove non si pagano le
autostrade, i libri di testo per le
scuole sono a carico dello stato sino
al 18° anno d’eta’, il 90 % degli gli
asili e nido sono aziendali e gratuiti
e non ti chiedono 400/450 euro come gli
asili statali italiani !!

IN FRANCIA

le donne possono evitare di
andare a lavorare part time per
racimolare qualche soldo indispensabile
in famiglia e percepiscono dallo stato
un assegno di 500,00 euro al mese come
casalinghe piu’ altri bonus in base al
numero di figli .

IN FRANCIA

non pagano le accise sui carburanti delle
campagne di napoleone, noi le paghiamo
ancora per la guerra d’abissinia!!

NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI
che la smettiate di offendere la
nostra intelligenza, il popolo
italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un
orecchio e pure l’altro ma la corda
che state tirando da troppo tempo si
sta’ spezzando.

Chi semina vento, raccoglie …..tempesta !!!

SE APPROVI,

PUBBLICA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO

E CHIEDI AD ALTRI DI FARLO!!!!!

venerdì 2 dicembre 2011

La casta non perde il pelo e tantomeno il vizio

L'Italia va a rotoli?

Si chiede il sangue a chi ha lavorato e pagato tasse e contributi per 40 anni?



E loro (casta parlamentare) che fanno?

Tanto fumo nei nostri occhi con la proposta di annullare i loro vitalizi, ma da un futuro lontano “perché non si possono toccare i diritti acquisiti!”.


E nel presente stanno calcolando se non gli convenga dimettersi adesso per non perdere i sostanziosi vitalizi ab aeternum!


Come si dice: stanno dando il sangue per il bene della patria!



E questi sono quelli che gli italiani hanno eletto quali supremi rappresentanti del popolo italiota.

Furbetti anche gli italiani!

Monti da Vespa

Caspita, che novità!

http://www.repubblica.it/politica/2011/12/02/news/monti_va_da_vespa_ma_non_in_aula_la_lega_sgarbo_alla_democrazia-25976550/?ref=HREA-1

E sta a vedere che il professore tira fuori dal suo cilindro una novità assoluta, per esempio "un contratto con gli italiani"!

Ma cari italiani, quando è che ci proviamo a darci una svegliata e a mandarli a casa tutti, ma proprio tutti!

Da Monti a Belusconi, dal PD al terzo polo!

Bonanni vuole trattare: facile sulla pelle degli altri! Se vuole fare qualcosa per la crisi economica dell'Italia che dimezzi il prelievo mensile sullo stipendio dei suoi tesserati e si riduca il suo stipendio.

Il PD dice che "data la situazione di emergenza potremmo votare cose che non sono nel nostro programma"! Ma il lauto stipendio e i profumati vitalizi restano sempre lì a parte fumose promesse per un lontano futuro.

Le pensioni invece le vogliono tagliare oggi, così come sono pronti a votare oggi l'aumento dell'Iva che va a pesare di più sui redditi bassi.

Sono tutti uguali! Alla fine finiscono per fare le stesse cose! Oltre a non mollare i loro privilegi e i loro vitalizi.

E a pagare sono sempre gli stessi che hanno sempre pagato, altro che la solenne promessa di equità e che "a pagare i sacrifici saranno quelli che finora hanno dato di meno"!

giovedì 1 dicembre 2011

La matematica impone....

A quelli che "la matematica impone un allungamento della vita lavorativa".

Un cavolo!!! Fatevi i conti!

La matematica impone che dopo 40 di lavoro, e relativi contributi, un lavoratore con stipendio netto di 1.200 euro al mese ha dato all'INPS più di 300.000 euro.

Con questi soldi investiti in BTP decennali al 7-8% il nostro lavoratore si prenderebbe tra i 21.000 e i 24.000 euro netti all'anno , cioè 1.600-2.000 euro netti al mese per l'eternità! Oltre a rimanergli un bel gruzzoletto! Altro che la misera pensione di circa 600 euro che andrebbe a prendere a 65-67 anni (e 47-49 di lavoro) con le belle idee di Monti e confindustria.
La verità è che finora in tanti si sono costruiti la carriera politica e/o affaristica fregandosi i soldi di chi ha lavorato x 40 anni!

Per esempio pagando pensioni profumatissime a onorevoli o babypensionati!

E ora, invece che presentare il conto a onorevoli e babypensionati, vogliono continuare a derubare chi ha lavorato e pagato onestamente i contributi più che sufficienti ad andare il pensione.

Che gli onorevoli rinuncino in toto ai loro vitalizi e i babypensionati con meno di 67 anni tornino a lavorare

BASTA CON I PREVILEGI!