venerdì 25 novembre 2011

Spread e furbetti

Quando ci si trova ad affrontare una situazione complessa e difficile, se non tragica, ci vuole una analisi obiettiva del problema e il coraggio di assumere scelte drastiche. Non è sufficiente accontentarsi di continui ritocchini al vecchio gioco: si deve cambiare gioco! Il altre parole ci si deve dimenticare il vecchio gioco e ricominciare da zero.


Se si ha a che fare con un edificio cadente, è inutile buttare soldi in piccole ristrutturazioni: l'edificio resta cadente. Lo dice la parola: che piaccia o meno, l'unica soluzione con un edificio cadente è di aiutarlo a cadere (con le minori complicazioni possibili) e poi ricostruire un edificio totalmente nuovo.


Parliamoci chiaro, che senso hanno questi giochi di tipo finanziario? Dove una Germania dall'economia solida deve alzare gli interessi perché l'alta finanza non compra i suoi bond perché sta facendo soldi con quelli italiani e spagnoli?


Uno, semplice e chiaro: c'è gente che vuole fare soldi facili alle spalle di chi se li suda lavorando!


E allora va detto: i giochi finanziari sono un furto legalizzato.


Si vuole che la smettano di sfruttare la gente che lavora davvero?


C'è un modo facile:


come ogni furto che si rispetti, anche i giochi finanziari vengano considerati illegali e passibili di pene certe. In altre parole: GALERA a chi ruba alla povera gente!


Si deve abbattere l'attuale sistema finanziario e costruirne uno nuovo a misura della gente vera, che lavora.


Non è facile? Falso!


Se tutti i governi si mettono d'accordo che, spread o meno, gli interessi pagati per i BTP sono quelli e basta (per es.3%), prendere o lasciare. Se i mercati finanziari prendono, il cambiamento è già fatto. Se non prendono gli si dice che di conseguenza non gli verranno restituiti i soldi finora investiti.


In pratica la soluzione è di imporre ai mercati che: o accettano di smettere le speculazioni o tutti gli stati del mondo fanno come l'Islanda: alla scadenza dei BOT non li pagano. PUNTO!


Il problema è che tutti i governi del mondo devono essere d'accordo. Ma se questo non succede è semplicemente perché i governi (i politici) sono ne fanno parte o sono collusi col mercato.


E allora che si fa? Quello che hanno fatto in Islanda: li si manda a casa!


Se non lo facciamo o siamo pecoroni o siamo anche noi collusi col sistema! (cioè nel nostro piccolo ci piace sfruttare gli altri: evasione fiscale, bustarelle e raccomandazioni, piccolo contributo finanziario al gioco in borsa ecc).

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