domenica 4 marzo 2012

Una strana gioventù o una strana vecchiaia?

Ho appena letto un lungo articolo di Scalfari intitolato una strana gioventù che odia la velocità.
Il succo del suo discorso è centrato sull'interrogativo di  come mai questi giovani ce l'hanno con la velocità visto che nel mondo tutti (treni compresi) corrono sempre più veloci.
E in tutto il lungo articolo non sembra riuscire a darsi una risposta da sé.
Provo a dargli un aiutino.
Che i treni ad alta velocità corrano più veloci è vero. Da Milano a Roma il tempo è stato dimezzato. Ma voi provate a fare Modena Latina!!! Inoltre che siano concorrenziali agli aerei non mi sembra. Con la cifra che con un volo lowcost si fanno 2000 km, in tav se ne fanno meno di 100.
Che un trasporto merci su ferrovia inquini meno di quello su gomma è vero, ma finora il sistema Tav è costato vari ponti sullo stretto di Messina, ha devastato interi territori, ma non ha fermato un Tir e i lavori della variante di valico continuano (con i relativi costi). Così come i progetti di nuove autostrade nonostante la crisi strutturale planetaria e il crescere delprezzo della benzina fanno prevedere che nei prossimi anni si iniziarà a muoversi di meno su gomma.
I giovani odiano la velocità? O forse hanno capito che dietro questa corsa folle alla rincorsa di una velocità sempre maggiore a costi sempre maggiori si arriverà presto al collasso dell'intero pianeta?
E se questo dovesse succedere (e non lo dicono solo i giovani) chi vedrà il proprio futuro andarci di mezzo? Proprio questi giovani pieni di "odio" o i 70-80enni che ci governano e che fra 10 anni avrano raggiunto la loro aspettativa di vita?
Le risorse del nostro pianeta non sono infinite. Già oggi è stato calcolato che consumiano molto più di quello che la Terra è capace di produrre in un anno: un esempio chiaro è che a settembre abbiamo già consumato le risorse dell'intero anno, quindi già solo andando avanti così arriveremo presto al collasso. Se poi aumentiamo ancora la velocità ci arriveremo semplicemente molto prima!
Ma poi Scalfari passa dai giovani a Monti e mentre sui primi sono solo dubbi sul secondo sono solo lodi, e allora il cerchio si chiude.
Concesso che in effetti da quando Monti è al governo lo spread si è abbassato, il dubbio che resta è che la strada intrapresa fosse la sola e la migliore.
Perché quello che è in pratica successo è il massacro dei diritti dei lavoratori dipendenti (dalle pensioni all'attuale scontro sull'art.18) mentre alle caste dei libero professionisti (dai tassisti ai notai, per non parlare di banche e assicurazioni) tutto è praticamente rimasto immutato a parte un po' di fumo per confondere i vertici del PD.
E allora mi chiedo, ma è strana questa gioventù che odia la velocità od è invece "strana" questa vecchiaia che odia il diritto della gioventù di aspirare a un futuro il meno disastrato possibile?
Concludo con un auspicio.
Dato che è incontrovertibile che il futuro del nostro pianeta è in serio pericolo, perché non si prende la decisione che a decidere di questo futuro siano quelli che se lo dovranno vivere?
Idea strampalata?
Ma è quello che fanno tutte le altre democrazie occidentali!

Nessun commento:

Posta un commento