martedì 17 gennaio 2012

I tassisti, Monti e i fantasmi del comunismo.

Siamo in un periodo di crisi profonda, sia sul piano economico che su quello etico e morale.

Il risultato di questo è che ci si trova a vivere delle situazioni all'estremo del paradosso, sia sul piano generale che sul piano del dettaglio.

Fino a quando il governo Monti colpiva lavoratori dipendenti e pensionati nessuna delle categorie ora toccate dall'ipotesi di liberalizzazione si è fatta avanti a difendere chi perdeva il diritto alla pensione e a non essere licenziato. Anzi in quei tempi i commenti da destra erano di totale appoggio alle scelte del goverso dei supertecnici.

Ora che lo stesso governo cerca di ipotizzare di toccare i privilegi delle categorie di destra ecco che Monti diventa COMUNISTA (vedi foto).

Cari tassisti, ma se Monti fosse davvero comunista, non vi sembra che avrebbe dovuto iniziare con le liberalizzazioni e lasciar perdere di bastonare i lavoratori dipendenti e i pensionati?

Siamo alle solite storie all'italiana. Finchè si bastonano gli altri tutto bene, ma appena ci toccano appena appena nei nostri interessi di bottega allora è la bufera.

Un'altra occasione persa per cercare di comportarsi da paese civile.
Ce la faremo mai?

lunedì 16 gennaio 2012

Sciopero o ferie?

La situazione di grave difficoltà economica dovuta alla crisi non da tregua e mentre il governo Monti si appresta a varare il decreto delle liberalizzazioni, stanno aumentando le voci di protesta da parte delle categorie colpite.

E' un gioco delle parti più che comprensibile che per alcuni aspetti mi vede anche dalla parte delle categorie colpite e critico verso il governo: perché partire con le liberalizzazioni dal basso (tassisti, benzinai) e non dall'altro (banche, assicurazioni)?

Ma per altri versi mi sento anche critico verso le categorie coinvolte nelle liberalizzazioni.
Certi discorsi sanno di un corporativismo poco comprensibile nei tempi in cui siamo.

Se viene aumentato il numero di licenze di taxi, ma queste vengono regalate ai tassisti in modo che siano loro a venderle rientrando in parte dalle spese subite al momento dell'acquisto della loro licenza, questo non mi sembra un attacco alla categoria.
E se poi con più licenze i tassisti guadagneranno un po' di meno, ma avranno anche un po' più di tempo da passare in famiglia. Inoltre per are il tassista ci vuole la licenza media, come un operaio, per cui come si fa a lamentarsi quando si finirebbe comunque per guadagnare più di un operaio?

Poi mi vien da criticare il modo non corretto di usare la lingua italiana, e mi riferisco al prossimo "sciopero" minacciato dai benzinai.
Niente da dire che questi protestino se pensano che sia giusto farlo, ma impariamo a dargli il nome giusto: serrata! Perchè è questo la chiusura per una settimana delle pompe di benzina.
Sciopero è quando non si va a lavorare per protesta e per questo non si viene pagati.
La protesta, forse anche legittima, dei benzinai non è uno sciopero, perché appena diranno le date ci sarà una corsa a fare il pieno, con relativi incassi. 
Così all'inizio della settimana di chiusura i benzinai avranno incassato in anticipo quello che avrebbero incassato nella settimana successiva in caso di mancata protesta.
Chiuduno ma non ci perdono economicamente.
Che protestino, ma imparino a dare il nome alle cose!

Almeno in rispetto dei loro pari titolo di studio, gli operai, che quando scioperano si vedono matematicamente ridotto il loro sempre più magro stipendio.

domenica 15 gennaio 2012

Si fa per ridere...

Ricevo e giro.

Visita al Museo del Louvre

Dopo l'ennesima riunione della UE, alcuni presidenti decidono di passare a visitare il Museo del Louvre per "alleviare" lo stress.

Si fermano in meditazione davanti al quadro di Adamo ed Eva nel Paradiso.

Esordisce Angela Merkel:
Guardate la perfezione dei corpi: lei alta e snella con un corpo atletico, i muscoli ben fatti... Gli stereotipi sono necessariamente tedeschi.

Sarkozy risponde immediatamente:
Assolutamente no! E' evidente che l'erotismo che si può vedere in entrambe le figure..., lei così femminile..., lui così aitante...., sanno che presto arriverà la tentazione... Possono essere solo francesi.

Muovendo negativamente il capo, Gordon Brown afferma:
Of course not! Guardate attentamente; la serenità dei loro visi, la delicatezza della posa, la sobrietà del gesto ... Possono essere solo inglesi.

Dopo alcuni secondi di ulteriore contemplazione, Monti esclama:

NON SONO D'ACCORDO!!!

Guardate bene:

non hanno vestiti,

non hanno scarpe,

non hanno casa,

hanno solo una mela da mangiare,

non protestano

e pensano pure di stare in paradiso!!! ...

Non ho alcun dubbio, SONO ITALIANI!!!!!

sabato 14 gennaio 2012

Giovani fino a 75 anni, ma solo in Italia!

Mentre uno studio inglese dice che a 54 anni si inizia a essere vecchi, i geriatri italiani, in risposta a questo studio, dicono che si è giovani fino a 75!!

Anche a non avere il pallino della matematica si capisce che c'è qualcosa che non va.

E tra l'altro in Italia l'età media degli uomini è di 79 anni!

Fino a 75 dei giovincelli e poi in 4 anni nella tomba?
Sembra la scena finale di "Indiana Jones e il sacro graal" quando il cattivo beve dal calice sbagliato e in pochi secondi si trasforma in una mummia.

Ma qui non si tratta di un film ma della realtà. La nostra! Che ci vede a lavorare fino a 70 anni.

Delle due l'una: o gli inglesi sono dei burloni o i geriatri italiani sono profumatamente a libro paga di chi vuol farci credere che si può lavorare in acciaieria fino a 70 anni (anche se poi il primo a non crederci è Marchionne, e con lui tutta la confindustria che spinge per abrogare l'articolo 18 così appena un operaio sopra i 50 inizia ad ammalarsi lo lasciano a casa e lo sostituiscono con uno di 20!)

Provate a pensarci.

venerdì 13 gennaio 2012

La casta e i cittadini onesti

Non passa giorno che ecco sempre nuovi esempi del divario tra i rappresentanti della Casta e i cittadini onesti che pagano le tasse.

Non si è ancora spento l'eco per la vicenda di Malinconico che ecco altri rappresentanti del governo dei supertecnici che si scopre non essere poi tanto dissimili dai precedenti governanti, e cioé con le mani nel sacco!

Poi si passa alla notizia che i deputati regionali siciliani da un decennio usano fanno usare a mogli e figli i cellulari dati loro dalla regione mentre le bollette le paga regolarmente la Regione senza guardare a quanto sono alte.

E noi poveri cittadini che lavorano e pagano le tasse da 40 anni non abbiamo il diritto di andare in pensione per mantenere tutto questo!

giovedì 12 gennaio 2012

E' ancora democrazia?

1) Cosentino se la cava grazie ai voti della lega e dei radicali (areaPD)
2) La Corte Costituzionale boccia il referendum che chiedeva una nuova legge elettorale.
3) I BOT vanno a ruba perchè le banche li comperano utilizzando i miliardi che la Banca Europea gli aveva prestato all'1% con lo scopo che li dessero a cittadini ed imprese per rilanciare l'economia: così le banche ci guadagnano un sacco di soldi senza rischiare niente e i cittadini onesti continuano a vedersi negata la possibilità di un mutuo a tassi onesti.

In più in Spagna i BOT vanno a ruba più che in Italia e senza alcuna manovra salvaSpagna. 

E allora che senso ha avuto la manovra che ha tolto il diritto alla pensione a milioni di onesti lavoratori che hanno lavorato 40(!!!) anni pagando regolarmente le tasse e i contributi?

Il tutto mentre i tassisti che protestano per le liberalizzazioni ammettono candidamente davanti alle telecamere che non pagano le tasse?

Ma tutto questo si può chiamare ancora democrazia?

Secondo i classici greci NO!
Ma viene il dubbio che per entrare nella Casta si debba ampiamente dimostrare di non sapere chi siano Platone, Socrate e soci!

martedì 10 gennaio 2012

Monti, l'acqua e i posti di lavoro

Ecco arrivare le liberalizzazioni!

La parola sembra evocare spazi aperti, immensi, incontaminati, ma nella pratica economica si tratta di ben altro.

Da una parte vien da chiedersi, e da chiedere a Monti e ai suoi ministri, come l'andare contro la scelta del popolo italiano sancita da un recente referendum, e cioè liberalizzare (in altre parole privatizzare) gli acquedotti pubblici possa creare tanti posti di lavoro.

Dall'altra, a guardare i settori dove si dice di voler liberalizzare, le domande che vengono spontanee sono due:
  • quanti posti di lavoro, e di che tipo, si possono così creare
  • chi finirà per guadagnarci
Alla prima domanda viene il dubbio su quanti posti di lavoro si possono così creare.
E' invece sicuro il tipo di posti di lavoro: per la maggior parte laureati (farmacie, notai) o gente con buone capacità economiche (commercianti, benzinai, industriali per l'acqua).
In altre parole il milione e oltre di disoccupati creati dalla crisi economica in corso e in possesso della licenza media quando va bene (oltre che poveri in canna quando va male) da queste liberalizzazioni ne resteranno tutti fuori.


La risposta alla seconda domanda vede sempre in ultima posizione, con le bricciole quando va bene, il solito milione di disoccupati poveri in canna che al massimo:
  • dai notai ci vanno quando cambiano una vecchia utilitaria usata, non certo per elicotteri o ferrari
  • dai farmacisti ci vanno per quanto gli permette di prendere l'esenzione dal ticket, non certo per le creme di bellezza
  • da commercianti e benzinai ci vanno sempre meno non avendo niente da spendere, e sempre che la liberalizzazione di questi settori porti a una diminuzione dei prezzi, che in passato non ha funzionato
  • su un taxi non ci hanno mai pensato di salire, sempre per la mancanza di vil pecunia

E per i giovani, poveri in canna perché non hanno ancora trovato uno straccio di lavoro?
Qualcuno provi a dire che il discorso cambia rispetto a quanto detto finora e che le loro prospettive sono molto più rosee.

Non è per fare il pessimista, ma dai bocconiani mi aspettavo qualche proposta ad un livello più elevato e ricercato di idee che possono uscire da qualsiasi bar di periferia.
Se è tutto qui la vedo male per disoccupati e giovani.