mercoledì 1 agosto 2012

Gli italiani e le olimpiadi

La solita storia all'italiana.
Sono iniziate le Olimpiadi e, come ovvio, vinvono gli atleti più in forma e meglio preparati. Come al solito noi italiani non ci facciamo una grande figura (basta vedere le due Coree), ma oltre al danno anche la beffa.
Da una parte c'è il tema dei compensi (vedi foto).
Dall'altra i biasimevoli lamenti degli atleti che prima della partenza si davano per favoriti, poi fanno cilecca e se la prendono con tutti meno che con sé stessi.
Ma dove erano mentre si allenavano malamente (è quello che dicono ora) sentendosi poco in forma? Perché allora si davano per favoriti pur di finire sui giornali mentre adesso dicono che allora lo sapevano giù di non essere in forma?
Ma perché non se ne vanno in miniera per guadagnarsi una pagnotta onesta?
E mentre i nostri si lamentano (anche su twitter per poi togliersi se qualcuno si permette di dire cosa pensa dei loro capricci) cli altri corrono: qualcuno vince, i più perdono, ma i visi sono sempre sorridenti, perché lo spirito delle Olimpiadi è nato sul "l'importante è partecipare"!
E' vero che al giorno d'oggi l'importante è anche vincere, ma la classe non è acqua!
A proposito, possibile che solo un operaio danese ha avuto un pensiero per gli operai dell'Ilva di Taranto ai quali ha dedicato la medaglia d'argento che ha vinto?
Danese e operaio. Ma se i danesi vincono anche se fanno gli operai, non converrebbe mandare in fabbrica anche i nostri?

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